Facciamo prosecuzione al nostro post del 2 novembre in quanto venuti in possesso della Convenzione che Comune e FACS hanno sottoscritto relativa al perseguimento delle attività istituzionali da parte della Fondazione stessa. (L'elenco dei Soci Fondatori è QUI).
Bene anzi malissimo; tale convenzione sottoscritta per la prima volta il 20/12/2005, rinnovata il 3/3/2006 e successivamente il 10/09/2007, ha sempre riportato al paragrafo 9 comma 2j, l’obbligo della Fondazione di “garantire l’accesso agli atti amministrativi, in analogia a quanto previsto per le pubbliche amministrazioni, dalla normativa vigente.”
Poichè il Presidente della Fondazione ci ha comunicato per telefono di non essere tenuto come ente privato a rilasciare copia dei bilanci a privati cittadini, i casi sono due: o mente sapendo di mentire o non conosce il contenuto degli accordi che ha sottoscritto per ben tre volte.
Sarebbe interessante sapere che compenso prende il presidente della Fondazione Pogliani.
RispondiEliminadall'art 15 dello statuto della fondazione:
RispondiElimina"Al presidente della fondazione potrà essere corrisposta,oltre al rimborso delle spese vive e documentate,una indennità non superiore al 50% di quella massima prevista per gli assessori del comune di arese compatibilmente alle risorze finanziarie disponibili"
considerando che i bilanci sono sempre andati in rosso ritengo abbia lavorato gratis
aurelio
Tc Sistema Servizi .. Chiappini un nome noto
RispondiEliminama che fina ha fatto la tc sistema servizi ?
fallita? ottime premesse di gestione
http://www.garben.tv/forum/societa/102-tc-sistema-servizi-2--reloaded.html
RispondiEliminaRe: TC Sistema Servizi 2 ..... RELOADED 2 Settimane, 2 Giorni fa Karma: 0
ciao a tutti!!!
io sono un ex fornitore di tcsistema servizi spa/init spa, quella di alessandro chiappini e del sindaco marone per intenderci.
come a molti altri la tc mi dovrebbe ancora dare un po di soldini .... ma ho saputo giusto ieri che la partita iva a cui fa riferimento è fallita(un altro ex mi ha fatto vedere la visura).
personalmente ho visto le tre sedi romane di tc questa primavera e posso descriverle così:
una è uno studio di un commercialista specializzato in temporeggiamenti finanziari e giri vari strani,
una è un abitazione privata, con indicazione di sede legale di geret, ticsistema servizi e altre aziende sempre dello stesso giro,
la terza, la sede operativa è in una palazzina sopra una usl di roma, si possono vedere gli interni perchè è solo sbarrata da grate ma mancano, porte scrvanie e anche le piastrelle..... gli uffici "dei vicini" mi dicono che gia dall'estate 2009 che non si vedeva nessuno ed è tutto chiuso.
da quanto ho appreso su internet sembra che dalle spoglie del fallimento ... ovviamente con partita iva nuova ma stesso giro di balordi sia nata teamtc(con la geret, tc outsourcing e altri scappati di casa).
insomma, l'impressione che mi sono fatto non è che la gestione sia stata un pò allegra, ma che tutto sia stato pilotato dall'inizio da chiappini e company per frodare e lucrare alle spalle di centina di persone e cittadini senza peraltro rischiare nulla.
sono in contatto anche con alcuni che hanno fatto cause per recuperare i soldi m sembra che le scatole cinesi e il sistema giudiziario italiano, lentissimo, abbiano impedito a tutti di recuperare il dovuto.
ora so che la società(almeno la partita iva fallita) è in mano al procuratore fallimentare,
speriamo che almeno lui faccia il suo lavoro in fretta e bene.
Con rammarico devo dire che l'italia non è un paese per vecchi... ma per furbi(per non dire altro).
http://www.garben.tv/forum/societa/102-tc-sistema-servizi-2--reloaded.html
RispondiEliminaciao a tutti!!!
io sono un ex fornitore di tcsistema servizi spa/init spa, quella di alessandro chiappini e del sindaco marone per intenderci.
come a molti altri la tc mi dovrebbe ancora dare un po di soldini .... ma ho saputo giusto ieri che la partita iva a cui fa riferimento è fallita(un altro ex mi ha fatto vedere la visura).
personalmente ho visto le tre sedi romane di tc questa primavera e posso descriverle così:
una è uno studio di un commercialista specializzato in temporeggiamenti finanziari e giri vari strani,
una è un abitazione privata, con indicazione di sede legale di geret, ticsistema servizi e altre aziende sempre dello stesso giro,
la terza, la sede operativa è in una palazzina sopra una usl di roma, si possono vedere gli interni perchè è solo sbarrata da grate ma mancano, porte scrvanie e anche le piastrelle..... gli uffici "dei vicini" mi dicono che gia dall'estate 2009 che non si vedeva nessuno ed è tutto chiuso.
da quanto ho appreso su internet sembra che dalle spoglie del fallimento ... ovviamente con partita iva nuova ma stesso giro di balordi sia nata teamtc(con la geret, tc outsourcing e altri scappati di casa).
insomma, l'impressione che mi sono fatto non è che la gestione sia stata un pò allegra, ma che tutto sia stato pilotato dall'inizio da chiappini e company per frodare e lucrare alle spalle di centina di persone e cittadini senza peraltro rischiare nulla.
sono in contatto anche con alcuni che hanno fatto cause per recuperare i soldi m sembra che le scatole cinesi e il sistema giudiziario italiano, lentissimo, abbiano impedito a tutti di recuperare il dovuto.
ora so che la società(almeno la partita iva fallita) è in mano al procuratore fallimentare,
speriamo che almeno lui faccia il suo lavoro in fretta e bene.
Con rammarico devo dire che l'italia non è un paese per vecchi... ma per furbi(per non dire altro
http://www.garben.tv/forum/societa/102-tc-sistema-servizi-2--reloaded.html
RispondiEliminavedere a fondo pagina il commento di un creditore, è subentrato un cprouratore fallimentare
Manca meno di un mese.... e poi tutto on line ?
RispondiEliminaDal 1° gennaio 2011 entra in vigore l’obbligo per le Pubbliche Amministrazioni italiane di dotarsi di un Albo Pretorio da pubblicare sul proprio sito Internet istituzionale. La disposizione è contenuta nell’articolo 32 della legge 69/2009. L’obbligo è stato prorogato al mese di gennaio 2011 per consentire a tutti Enti Pubblici di mettersi in regola con le disposizioni normative.
L’articolo 32 della legge 69/2009
“A far data dal 1° gennaio 2010 (termine prorogato al 1° gennaio 2011 n.d.r.) gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati.” Il legislatore aggiunge, comma 2, che “Dalla stessa data del 1º gennaio 2010 (termine prorogato al 1° gennaio 2011 n.d.r.), al fine di promuovere il progressivo superamento della pubblicazione in forma cartacea, le amministrazioni e gli enti pubblici tenuti a pubblicare sulla stampa quotidiana atti e provvedimenti concernenti procedure ad evidenza pubblica o i propri bilanci, oltre all’adempimento di tale obbligo con le stesse modalità previste dalla legislazione vigente alla data di entrata in vigore della presente legge, ivi compreso il richiamo all’indirizzo elettronico, provvedono altresì alla pubblicazione nei siti informatici, secondo modalità stabilite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti per le materie di propria competenza”.
Addio al vecchio regime di pubblicità legale basato sulla carta. Dal 1° gennaio 2011 - proroga concessa con la Legge n. 25 del 26 febbraio 2010 - gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi con effetto di pubblicità legale si intendono assolti infatti con la pubblicazione nei propri siti istituzionali. La forma cartacea rimane solo in originale mentre è fatto espressamente obbligo di pubblicare sul proprio sito Internet istituzionale tali documentazioni. Atti come le deliberazioni devono rimanere sull’albo pretorio on line per 15 giorni, dopo questo periodo diventano esecutive.
non tutti gli atti che ci possono interessare sono soggetti a pubblicità legale per cui il problema purtroppo è tutt'altro che risolto
RispondiEliminaAurelio