MAFIA IN LOMBARDIA


Al mercato di sabato mattina faceva la sua bella figura un banchetto della Lega, ben dotato di bandiere che garrivano al vento e manifesti vari inneggianti alla padania libera. Fra questi ci ha particolarmente colpito quello che ringrazia Maroni per i brillanti risultati personali conseguiti nella lotta alla mafia alla testa della legione delle Camice Verdi Leghiste, anche queste da ringraziare, montate per l’occasione sui trattori delle Quote Latte.
In effetti si parla di ben 18 miliardi confiscati alle mafie e 7.000 mafiosi arrestati, niente male come risultato. Riteniamo che, non essendo citate, alle operazioni di rastrellamento casa per casa non abbiano preso parte né le Forze dell’Ordine né la Magistratura; sarebbero forse da biasimare per assenza ingiustificata? 
Ma, ci chiediamo noi, se fino a qualche anno fa la Giunta milanese di cui la Lega faceva parte e persino il Prefetto dichiaravano pubblicamente che la mafia in Lombardia non esisteva mentre adesso tutti danno per scontato che la ‘Ndrangheta vi si è ufficialmente trasferita dalla Calabria con armi e bagagli, chi dovremmo ringraziare per questa pericolosissima migrazione di massa? Sempre lo stesso Maroni? 
Un dubbio ci assale, che cioè Maroni e le ronde cittadine col fazzoletto verde al collo, distratte dalla Bossi/Fini, non siano state molto attente a quanto stava succedendo sul territorio. O nella loro ingenuità mentale pensavano che i Rom, noti ladri di polli, fossero più pericolosi delle ‘Ndrine? 
Le cose vanno di male in peggio ma, per tirarci un po’ su di morale, ci permettiamo di concludere con una battuta di Camilleri: Non c'e' fimmina siciliana di qualsiasi ceto, nobile o viddrana, la quale, passata la cinquantina, non aspetti il peggio. Quale peggio? Uno qualsiasi, ma sempre peggio. 
... tratto da Un diario del '43.

Commenti

  1. http://video.repubblica.it/edizione/milano/cosi-la-ndrangheta-ha-aggredito-la-tnt/64066/62687?ref=HREA-1

    ma cosa c'entra la Boccassini con la mafia in Lombardia? non hanno fatto tutto le camice verdi agli ordini del Colonnello Bobo?

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  2. http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/11/20/news/_ndrangheta_110_condanne_a_milano_cos_i_boss_regnavano_in_lombardia-25288616/index.html?ref=HREA-1

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  3. http://temi.repubblica.it/micromega-online/mafie-al-nord-la-maschera-caduta/

    parla Roberto Saviano

    Esattamente un anno fa La Lega e l'ex ministro Maroni rimasero scandalizzati quando denunciai in tv che le mafie al Nord interloquivano con i poteri, con tutti i poteri, nessuno escluso. Domandavo cosa facesse la Lega mentre dilagavano, e dilagano, i capitali criminali. Cosa facesse mentre gli imprenditori lombardi messi a dura prova dalla crisi economica entravano in rete con le ‘ndrine. Il quotidiano della famiglia Berlusconi lanciò addirittura una campagna e una raccolta di firme contro di me, reo di "dare del mafioso al Nord".

    Io non ho mai detto né pensato che "il Nord è mafioso", naturalmente. Ma bisogna riconoscere che, oltre le fiaccolate contro il soggiorno obbligato e qualche iniziativa simbolica tesa ad aumentare la repressione, gran parte della politica e della cultura del settentrione italiano (con alcune coraggiose eccezioni, per fortuna) è stata silente sul potere delle cosche. E ora vorrei vedere i visi, ascoltare le parole di chi per decenni ha nascosto la testa nella sabbia, ha fatto finta di niente, ha permesso che il Nord diventasse parte fondamentale dell'economia mafiosa.

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  4. La Lega nostrana è veramente di memoria corta. Non erano forse in Giunta quando Fornaro non si è associato alla protesta di molti Sindaci contro la nomina di un certo signore alla direzione della ASL1? E manco si vergognano ad esporre i manifesti del faso tuto mi.

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  5. Caro Anonimo,
    la Lega nostrana, non solo ha memoria corta, ma ha avuto il braccino telecomandato per molto tempo, nei ConsigliComunali, prima di risvegliare la coscienza.
    Nessuno toglie loro il merito di aver scoperchiato il vaso di Pandora nella battaglia per la trasparenza nel centro sportivo.
    Ma ora ne fanno un Cavallo di Troia per le elezioni; la campagna elettorale è già cominciata.
    Altrove la Lega - addirittura - mostra le immagini di Falcone e Borsellino nei propri manifesti.... Lo ritengo sacrilego e blasfemo. Un insulto a due eroi nazionali. No comment!!!!
    A.B.

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  6. http://domani.arcoiris.tv/passavo-di-li-e-i-leghisti-hanno-perso-la-memoria-noi-al-governo-ma-quando/

    Non c’è nulla da fare. La cosa più difficile per i nostri politici è ammettere i propri errori.
    Nemmeno dopo che l’Europa ha chiesto ufficialmente di cacciare il governo Berlusconi-Bossi come unica possibile via d’uscita dal collasso del nostro Paese, gli ex-onorevoli si danno per vinti.
    E’ il caso del signor Maroni – l’unico, forse, presentabile del suo partito – che in televisione fa finta di non essere stato al governo per tutti questi anni ma di essere vissuto su Marte o a Paperopoli.
    La Lega-Bagaglino – quella del citrullo Bossi, del rubizzo Calderoli, dell’impresentabile Borghezio e della macchietta Castelli – riesce infatti, oggi, a pochi giorni dalla “cacciata”, a sostenere tutto e il contrario di tutto.
    A quanto pare si sono dimenticati di aver retto il bordone a un presidente del Consiglio preoccupato solo a difendersi dagli innumerevoli processi a suo carico e a organizzarsi serate a luci rosse con qualche infornata di baldracche.
    Di non aver utilizzato il proprio tempo per “lavorare” (parola che a loro piace tanto dire ma non così tanto mettere in pratica, almeno a livello governativo) per il bene dei cittadini che rappresentano (anche per quelli della loro fantomatica, inesistente Padania).
    Si vede che tra una miss Padania, un raduno di deficienti travestiti da Asterix, una suonatina di sassofono, un ridicolo e penoso battesimo con l’acqua del Po, una stretta di mano a Scilipoti, una grigliata all’aperto, un rutto, qualche barzelletta sconcia, un dito medio sollevato e il solito, democristianissimo, commercio di voti, poltrone e posti di potere, devono aver perso anche loro la memoria.

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  7. Ieri la Lega ancora una volta, salvando Cosentino, ha dimostrato quanto, in merito alla tanto declamata lotta alla mafia, predichi bene ma razzoli male. Posssibile che non sappiano che la camorra sempre mafia è???

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  8. caso Cosentino, altra figura di m... per i paladini antimafia in camicia verde
    i casi sono due, o nella loro infantile ingenuità pensano che quello fosse amico dei casalesi cittadini di Casale Monferrato oppure a forza di ingoiarne hanno scoperto che i rospi sono meglio delle rane
    ma non sono i soli,quelli che una volta apprezzavo a adesso capisco sempre meno sono purtroppo i radicali, esibizionismo da strapazzo e nulla più

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  9. da Micromega:
    La Lega abbaia, ma non morde, anzi non può mordere, Bossi non ha più i denti, gli sono stati levati da Berlusconi che, evidentemente, dispone di buone carte, anzi di ottime cartelle ipotecarie, politicamente parlando e forse non solo.

    A nessuno sfugga che, anche nelle scorse settimane, quando Bossi e i suoi hanno caricato i muscoli della lingua,il vecchio padrone non si è mai spaventato, anzi ha replicato: “Trovo simpatiche le espressioni di Umberto”.

    Alla Lega è stato allungato il guinzaglio, le hanno concesso di giocare con il federalismo, di insultare gli immigrati, di puntare il dito contro le logge europee, proprio loro che hanno piegato il capo di fronte alla loggia P2.

    Il voto su Cosentino segna la fine della illusione di Maroni, la autonomia della Lega è limitata, quando Berlusconi fischia, Bossi risponde.

    A decidere il voto su Cosentino non è stata certo la lettura delle carte processuali, ma l’ultimo colloquio tra i due vecchi amici che probabilmente hanno rinnovato l’antico patto, anche in vista delle prossime elezioni.

    Ci saranno ancora scaramucce, da domani voleranno ancora parolacce, i guerrieri celtici mostreranno i muscoli ai poveracci e ai neri, si sfogheranno contro “il governo dei padroni”, ma al momento buono torneranno a dire sì al “governo del padrone”.

    Giuseppe Giulietti

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