Lunedì 9 Luglio 2012 abbiamo
presentato le osservazioni alla Valutazione Ambientale Strategica
dell'accordo di programma per la riperimetrazione, riqualificazione e
reindustrializzazione dell'area ex Fiat - Alfa
Romeo di cui alla d.g.r. del 29 dicembre 2010 n. 9/1156
Cos'è la Valutazione Ambientale
Strategica detta anche VAS ?
La VAS ha l’obiettivo di
valutare gli effetti ambientali di politiche, piani e programmi (comprese le
loro varianti e gli accordi di programma), nazionali, regionali e locali, durante
la fase della loro elaborazione, prima cioè che vengano approvati. In tal modo
tutti i cambiamenti e le modifiche necessarie ad evitare il manifestarsi d’impatti
negativi sull’ambiente e sulla salute umana possono essere affrontate, alla
pari delle considerazioni di ordine economico e sociale, fin dalle prime fasi
(strategiche) del processo decisionale.
Si tratta di stimare i
possibili effetti ambientali prodotti nel lungo periodo dall’applicazione delle
decisioni prese oggi e di verificare quindi se esse risultino davvero
sostenibili.
La VAS non deve essere
considerata come un ulteriore obbligo amministrativo, ma uno strumento
fondamentale che, ponendo attenzione agli aspetti ambientali e alla
sostenibilità, produce piani e programmi migliori e più efficaci
Le osservazioni che
abbiamo presentato:
1. EXPO 2015
Si osserva che non esiste
alcuno studio che valuti le interferenze e il sommarsi degli effetti dei
progetti di EXPO 2015 insieme al progetto sull’area Ex Alfa. In altre parole è
necessario che sia elaborata una valutazione degli effetti CONGIUNTI delle due
grandi modifiche territoriali in oggetto, al fine di poterne valutare
adeguatamente le ricadute sulle popolazioni che abitano il territorio
interessato.
2. VAS PRECEDENTE
Si osserva che la VAS che viene
confermata e ritenuta operativa dalla Regione Lombardia è vecchia di quasi 3
anni, e a sua volta è stata redatta su documenti ancora precedenti, per cui i
dati raccolti NON RISPECCHIANO LA SITUAZIONE REALE del territorio a causa del
tempo passato. Per alcuni ragionamenti esposti, si fa riferimento a dati di
oltre 10 anni! Inoltre si osserva che nessuna indagine diretta è stata svolta
per la raccolta dei dati, ma si è scelto di attingere alle fonti già presenti:
ARPA, ASL, Comuni, Provincia, ecc. Si auspica che alcuni dati, come per esempio
quelli sul traffico o sull’uso del territorio da parte dei residenti, siano
nuovamente raccolti attraverso indagini mirate.
3. GSV
Si osserva che la decisione di
creare una grande struttura di vendita (GSV) all’interno dell’area ex alfa non è
supportata da alcuno studio sull’esistenza, la collocazione, la tipologia e il
numero di altri grandi centri commerciali esistenti in zona. Infatti, la
vecchia VAS non prevedeva questo tipo di destinazione d’uso, e non ne era stato
valutato l’impatto sul territorio.
4. CRITERI DI
SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE
Riguardo ai Criteri di
sostenibilità ambientale proposti dall’Unione Europea nel 1998 all’interno del Manuale
per la Valutazione Ambientale di Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi
dei Fondi Strutturali dell’Unione Europea, si osserva che dei 10 criteri
proposti, la VAS riesce a dare una risposta soddisfacente ai primi 2 e
parzialmente al 3. I punti da 4 a 10 vengono affrontati in modo del tutto marginale,
per cui gli interventi di compensazione e mitigazione proposti non possono
essere valutati nella direzione della direttiva europea, che chiede
espressamente di “CONSERVARE E MIGLIORARE”.
Inoltre si osserva che la VAS,
pur citandole nelle premesse metodologiche, non espone valutazioni approfondite
delle possibili ricadute sulla salute fisica e psichica umana, argomento che
dovrebbe essere invece al centro della valutazione.
5. QUALITA’ DELL’ARIA
Vista la situazione della
qualità dell’aria nella zona, pessima in riferimento a qualunque parametro e
ampiamente al di sopra delle soglie limite, già molto alte per la Lombardia in
riferimento ai limiti europei, si osserva che anche una situazione di
mantenimento del traffico attuale, come sembra emergere dagli studi su traffico
proposti, non è sufficiente per autorizzare gli interventi proposti, i quali
dovrebbero comunque andare nella direzione della riduzione dell’inquinamento
dell’aria.
6. TRAFFICO
Sul documento del piano del
traffico si legge che “Le stime sulla ridistribuzione della domanda, destinata
a impegnare l’area in esame, sono state ottenute mediante l’utilizzo di un
modello di simulazione dei flussi di traffico implementato con il software
VISUM, prodotto e commercializzato dalla società PTV. VISUM è uno strumento di
modellazione del traffico riconosciuto dalla comunità scientifica come
riferimento per tale tipo di simulazioni”.
A questo proposito si osserva
che lo strumento di modellazione utilizzato deve essere “supportato” da qualcosa
di più che un semplice “riconoscimento della comunità scientifica”. Si chiede
di esporre: quali altri studi hanno usato tale modellazione e se esistono
verifiche di conferma delle previsioni; quali scienziati o professori
universitari, e di quale facoltà, hanno compiuto studi con lo strumento
proposto; quali altre amministrazioni (comunali, provinciali, regionali, anche
al di fuori dei confini italiani) hanno adottato lo strumento e con quali
risultati.
7. MUSEO STORICO
ALFA ROMEO
Si osserva che tra gli elenchi
di beni ambientali e del patrimonio culturale che riguardano l’area (non in
senso stretto, ma anche solo per vicinanza o per importanza) non è mai citato
il Museo Storico dell’Alfa Romeo. Tale museo, conosciuto anche all’estero e
molto visitato in passato, oggi chiuso per restauri da ormai alcuni anni, è
sicuramente un elemento del patrimonio culturale e storico con cui la VAS deve
confrontarsi e operare le dovute scelte volte al recupero, alla valorizzazione
e all’implementazione. Pertanto si chiede che il progetto preveda anche delle
destinazioni d’uso complementari al museo.
8. CONSUMO DI
ACQUA
Si osserva che in relazione ai
futuri consumi di acqua delle nuove strutture proposte, la VAS, pur
riconoscendo alcuni problemi di approvvigionamento, non approfondisce le
questioni sollevate rimandando a successive analisi, mentre è auspicabile che
già in sede di valutazione ambientale si indichi con esattezza le modalità di
utilizzo delle fonti idriche presenti.
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