Per i cantieri di EXPO i sindaci di Milano, Rho, Baranzate e Pero, insieme alla Prefettura, hanno sottoscritto un protocollo che elimina i vincoli di territorialità favorendo una azione congiunta di controllo sui cantieri : in breve viene rafforzato il controllo, con ben 100 agenti, dei quali 30 specializzati nel contrasto ai reati ambientali e in materia di lavoro.
Si cerca in questa maniera di contrastare le infiltrazioni mafiose.
Il M5Stelle di Arese è stupìto che la Prefettura, insieme al Commissario Pavone e al sindaco di Lainate, non prenda analoghi provvedimenti per i lavori sull’area ex-Alfa.
Chiediamo che anche i lavori sull'area ex-Alfa, i cantieri dell'area sud di Arese e quelli previsti per il ripristino del CSDA vengano messi sotto i riflettori, in modo da tentare di evitare possibili infiltrazioni criminali, notoriamente presenti dove gli importi degli appalti e sub-appalti sono così importanti.
Può essere interessante a questo proposito leggere la relazione 2012 dei servizi Intelligence Italiana, di cui riportiamo un breve passaggio:
Infiltrazioni nelle Grandi Opere. L'Expo milanese del 2015, le grandi opere di edilizia pubblica ("specie nella riqualificazione delle rete stradale, autostradale e ferroviaria") e il settore delle energie rinnovabili nel mirino della criminalità organizzata di stampo mafioso, la cui capacità di infiltrazione appare "sempre più pervasiva su tutto il territorio nazionale" sottolineano i servizi segreti, secondo cui "l'accentuata mobilità territoriale dei sodalizi consente loro di inserirsi agevolmente in circuiti collusivi in grado di soffocare l'imprenditoria sana ed inquinare le iniziative di sviluppo anche attraverso l'aggiramento della normativa antimafia sugli appalti".
Secondo le indicazioni raccolte, "i gruppi criminali continuano a ricercare contatti collusivi nell'ambito della pubblica amministrazione, funzionali ad assicurarsi canali di interlocuzione privilegiati in grado di agevolare il perseguimento dei loro obiettivi economici e strategici, quali il controllo di interi settori di mercato e il condizionamento dei processi decisionali, specie a livello locale".
Si cerca in questa maniera di contrastare le infiltrazioni mafiose.
Il M5Stelle di Arese è stupìto che la Prefettura, insieme al Commissario Pavone e al sindaco di Lainate, non prenda analoghi provvedimenti per i lavori sull’area ex-Alfa.
Chiediamo che anche i lavori sull'area ex-Alfa, i cantieri dell'area sud di Arese e quelli previsti per il ripristino del CSDA vengano messi sotto i riflettori, in modo da tentare di evitare possibili infiltrazioni criminali, notoriamente presenti dove gli importi degli appalti e sub-appalti sono così importanti.
Può essere interessante a questo proposito leggere la relazione 2012 dei servizi Intelligence Italiana, di cui riportiamo un breve passaggio:
Infiltrazioni nelle Grandi Opere. L'Expo milanese del 2015, le grandi opere di edilizia pubblica ("specie nella riqualificazione delle rete stradale, autostradale e ferroviaria") e il settore delle energie rinnovabili nel mirino della criminalità organizzata di stampo mafioso, la cui capacità di infiltrazione appare "sempre più pervasiva su tutto il territorio nazionale" sottolineano i servizi segreti, secondo cui "l'accentuata mobilità territoriale dei sodalizi consente loro di inserirsi agevolmente in circuiti collusivi in grado di soffocare l'imprenditoria sana ed inquinare le iniziative di sviluppo anche attraverso l'aggiramento della normativa antimafia sugli appalti".
Secondo le indicazioni raccolte, "i gruppi criminali continuano a ricercare contatti collusivi nell'ambito della pubblica amministrazione, funzionali ad assicurarsi canali di interlocuzione privilegiati in grado di agevolare il perseguimento dei loro obiettivi economici e strategici, quali il controllo di interi settori di mercato e il condizionamento dei processi decisionali, specie a livello locale".
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