DUE PESI E DUE MISURE

IL FATTO
Mercoledì 8 gennaio alle ore 14:52 il nostro consigliere comunale Laura Antimiani riceve via e-mail dalla segreteria del Sindaco l'invito a partecipare ad un incontro alle ore 19:00 in Comune in relazione al tema "traffico di attraversamento del centro di Arese", per essere aggiornati circa l'incontro con la Provincia avvenuto la stessa mattina. 
Un incontro quindi su un tema importante e molto sentito per la nostra città. 
Con così poco preavviso, il consigliere M5S (come anche altri di maggioranza e minoranza) non riesce a partecipare all’incontro; scrive allora alla segreteria segnalando che al suo posto manda due delegati, con la sola funzione di  UDITORI, non si tratta di due “vicini di casa” ma dell’ex candidato Sindaco per il M5S Bruno Carozzi e dell’ex candidato all’assessorato al territorio Marco Rapetti.
Puntuali alle 19:00 i due si presentano all’incontro ma, dopo breve scambio di opinioni, viene loro impedito di assistere in primis dal sindaco Palestra (“mi sembra di aver già fatto molto a convocare questa riunione”) ma soprattutto dal presidente del consiglio Comunale Cerea che adduce le seguenti motivazioni.
1) Carozzi e Rapetti non sono consiglieri e non possono essere delegati da un consigliere in quanto non è previsto dal regolamento (!)
2) In quanto comuni cittadini e non consiglieri, i due delegati non sono tenuti al vincolo dalla “RISERVATEZZA” come invece i consiglieri (!!)
3) Se si facesse una eccezione alle regole si aprirebbe un pericoloso precedente (!!!)

IL NOSTRO COMMENTO


Il PD, ed in questo caso anche il Patto Civico, adotta 2 pesi e 2 misure.
Primo. Il Sindaco può indire una riunione informale (infatti non poteva essere una riunione dei capigruppo in quanto ci vogliono 5 giorni di preavviso ma nemmeno un consiglio comunale, che necessita di bando) ma poi decidere chi accettare e chi no, facendosi le sue regole al momento. Non esiste un regolamento per queste riunioni informali. Mettere alla porta dei cittadini delegati equivale a nascondere le informazioni e non dà una buona impressione.
Secondo. Anni fa il PD attraverso Giancarlo Giudici metteva in rete una incredibile quantità di documenti etichettati “copia ad uso dei consiglieri comunali per gli usi istituzionali consentiti dalla legge”. E faceva bene. e nessuno aveva nulla da ridire. Adesso che il M5S apre alla trasparenza e all'informazione, dimostra una pericolosa irresponsabilità mettendo in circolo informazioni riservate. Il regolamento ce lo siamo letto, oh Presidente, e dice solo al comma 4 dell’art 26: “I Consiglieri comunali sono tenuti al segreto nei casi specificatamente determinati dalla legge.” Ma si riferisce alla privacy!!!
Un consigliere che promette trasparenza, e pubblica atti pubblici e documenti comunque accessibili ad una pluralità di individui (i consiglieri, che quindi potrebbero l'anno successivo anche non esserlo più, o altre categorie di pubblici ufficiali), documenti non riservati per motivi di privacy o coperti dal segreto di stato, non infrange la privacy di nessuno, sicuramente, e non crediamo che incorra in qualche violazione di segreto d'ufficio (non sono documenti segreti). Se uno ne traesse beneficio personale o danneggiasse qualcuno dalla pubblicazione, allora forse si potrebbe obiettare qualcosa, ma finché i documenti servono a finalità "istituzionali", e a mantenere le promesse fatte agli elettori, secondo noi non c'è nessun capo d'accusa.
In conclusione se le regole non ci sono, o sono sbagliate, che ci si affretti a modificarle in modo da garantire la massima TRASPARENZA, come promesso in campagna elettorale. Chiediamo anche più rispetto non solo per le opposizioni, ma anche per i cittadini.
E' vero che il Municipio è la casa del Sindaco, ma i nostri governanti non devono dimenticare che sono tutti CO CO PRO al nostro servizio.




Commenti

  1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  2. per errore è stato rimosso: si ripristina il commento di Marco il grigio.

    ieri Marta Repossi (non la solita vicina di casa, ma candidata consigliere e assessore) ha chiesto di poter partecipare come uditrice insieme con il consigliere Laura Antimiani alla riunione "riservata" per "soli consiglieri" come da "invito" del sindaco Palestra sulla situazione del CSDA, ma è stata gentilmente messa alla porta. Fa piacere constatare che la Cerea non fa differenze di sesso. Per lei solo i Consiglieri sono più uguali degli altri, indipendentemente se uomini o donne!
    MR

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