Lombardia: Zero Privilegi in dirittura d'arrivo


Martedì 17 Gennaio p.v., in ottemperanza degli obblighi di legge, si voterà in aula consiliare per il Progetto di Legge di Iniziativa Popolare n.122 denominato "ZeroPrivilegi".
Pubblichiamo l'aggiornamento pervenuto da parte del comitato promotore.che potete trovare e commentare a questo indirizzo   www.zeroprivilegi.org
Giovedì 12 u.s. in Regione Lombardia è andata in scena ancora una volta la contrapposizione fra i cittadini e la casta politica.
Si è discusso del Progetto di Legge di Iniziativa Popolare "ZeroPrivilegi" che ha portato all'attenzione dell'opinione pubblica lombarda con lungimiranza già dall' inizio dell'anno 2011 il tema dei privilegi economici di cui godono i consiglieri regionali.
Possiamo dire che si è trattato di una facile lungimiranza in quanto, una volta noti gli emolumenti dei consiglieri regionali, qualunque cittadino ne rimaneva spiacevolmente sorpreso e profondamente indignato.
Solo una classe politica chiusa in se stessa e lontana dalla società reale poteva pensare di poter perpretare questi privilegi inaccettabili.

Procediamo però con ordine.

Da fine Aprile ai primi di Ottobre del 2011 un comitato di cittadini ha raccolto oltre 11.200 firme in tutta la Regione per dimezzare gli emolumenti dei consiglieri(indennità di funzione e diaria), per abolire il rimborso forfettario delle spese dei consiglieri (chiedendo quindi rimborso a piè di lista) e, infine, per abolire sia il vitalizio assegnato agli ex-consiglieri al compimento del 60esimo anno di età, sia l'indennità di fine mandato.
Semplici ma concrete richieste articolate in pochi articoli alla pagina dedicata in questo sito web.
Appena a fine Giugno 2011 si è inteso che l'iniziativa avrebbe avuto successo raggiungendo la soglia richiesta per legge delle 5.000 mila firme è iniziata la controffensiva da parte della casta a difesa del proprio privilegio.
Sono stati infatti presentati ben 3 Progetti di Legge consiliari, da parte dei maggiori partiti (PD, PDL e Lega) in contrapposizione alla iniziativa popolare.
Pur intervenendo nelle modifiche sugli stessi articoli di legge della iniziativa popolare non avevano altro obiettivo che un piccolo abbassamento (il 10%) da sventolare all'opinione pubblica quale grande segno di responsabilità.
Per rendere ancora più concreto lo sbarramento contro la proposta concreta e a quel punto eccezionalmente recepita dai cittadini che l'hanno sottoscritta in oltre 11mila è stato istituito un comitato ristretto necessario a concordare la difesa, realmente bipartisan, dei privilegi dei consiglieri regionali.
A Ottobre e Novembre 2011 vi erano quindi depositati ben 4 Progetti di Legge (p.d.l.) sullo stesso tema e i cui contenuti sono riassunti nella tabella seguente:
p.d.l. 122 (ZeroPrivilegi)p.d.l. 107     (PD)p.d.l. 112 (Lega)p.d.l. 116                               (PDL)
Legge 17 del 1995
Indennità di funzioneRiduzione del 50%Riduzione del 10%Riduzione del 10%Riduzione del 10%
DiariaRidotta del 50% e non corrisposta se assenteistiNessuna modificaNessuna modificaNessuna modifica
Rimborso spese dei consiglieriRimborso spese non più forfettario. Solo con ricevute comprovanti le spese.Nessuna modificaNessuna modificaCon decorrenza 1 gennaio 2012 il rimborso spese di cui al comma 3 dell'art. 6 della l.r. n. 17 del 23 luglio 1996, corrisposto ai consiglieri regionali per le attività connesse al proprio mandato espletate nel territorio nazionale o presso le istituzioni dell'Unione Europea (11 viaggi Milano -Roma) è abrogato.
Legge 12 del 1996
VitalizioAbrogazioneAbrogazioneNessuna modificaAbrogazione
Indennità di fine mandatoAbrogazioneRidotto a una mensilità per ogni anno di mandatoNessuna modificaRidotto a una mensilità per ogni anno di mandato
Come sintesi delle posizioni dei tre p.d.l. di iniziativa consiliare, il comitato ristretto è quindi giunto al seguente risultato:
progetto di legge approvato 
il 5-12-2011
Legge 17 del 1995
Indennità di funzioneRiduzione del 10%
DiariaRiduzione del 10%
Rimborso spese dei consiglieriCon decorrenza 1 gennaio 2012 il rimborso spese di cui al comma 3 dell'art. 6 della l.r. n. 17 del 23 luglio 1996, corrisposto ai consiglieri regionali per le attività connesse al proprio mandato espletate nel territorio nazionale o presso le istituzioni dell'Unione Europea (11 viaggi Milano -Roma) è abrogato.
Legge 12 del 1996
VitalizioAbrogazione
Indennità di fine mandatoAbrogazione

L'Ufficio di Presidenza ha quindi deciso di privilegiare le proposte di questo comitato ristretto e ha portato al voto del 5 Dicembre scorso questo testo approvandolo con voto unanime seppure con le astensioni di alcuni consiglieri.
Martedì 17 Gennaio p.v., in ottemperanza degli obblighi di legge, finalmente si voterà in aula consiliare per il Progetto di Legge di Iniziativa Popolare n.122 "ZeroPrivilegi".
Avremmo preferito che l'Ufficio di Presidenza desse priorità invece alla iniziativa popolare e portasse prima possibile al voto la richiesta di tanti cittadini lombardi e non avesse invece agito per depotenziarne le richieste fornendo l'alibi ai consiglieri regionali di essere già intervenuti su questo tema.
In conclusione consideriamo il risultato ottenuto finora parziale ma assolutamente positivo:
l'abrogazione sia del vitalizio sia della indennità di fine mandato consentiranno di risparmiare molti milioni di euro alle esangui casse pubbliche.
Queste abrogazioni non erano assolutamente scontate e sono state conseguite per la pressione della nostra legge di iniziativa popolare.
Diverso invece il discorso della "spuntatina" del 10% all'indennità e della diaria: assolutamente insufficiente e senza alcun riferimento oggettivo.
Infatti dal 1-9-2011 opera la commissione Giovannini che è stata costituita dal governo Berlusconi per poter avere dei riferimenti oggettivi sugli emolumenti di tutte le cariche elettive italiane confrontate con quelle di altri stati europei. Non solo parlamenteri ma anche consiglieri regionali, provinciali e comunali.
L'attuale governo Monti ha sollecitato a fornire entro fine anno 2011 qualche indicazione almeno per i parlamentari.
Ciò non è avvenuto da parte della Regione Lombardia.
In particolare riteniamo che questa ricerca di maggiori informazioni sarebbe dovuta avvenire da parte del comitato ristretto (presieduto dal consigliere Valentini) proprio per non dover applicare un valore ridicolo quale è il 10% e senza alcun riferimento oggettivo.

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