COME EVITARE DI RICORRERE AGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE ORMAI RITENUTI INDISPENSABILI ANCHE PER LA GESTIONE ORDINARIA ?
Con i tempi di vacche magre o meglio scheletriche che corrono, con il rischio che il Paese finisca come la Grecia, poiché è pura follia pensare di poter contare per l’eternità sull’utilizzo degli oneri di urbanizzazione per la gestione ordinaria, da buoni padri di famiglia riteniamo sia indispensabile mettere in atto un piano di ferrea austerità come:
- rinunciare a progetti faraonici quali nuova sede comunale (a che servirebbe?) e centro benessere al Centro Sportivo (chi fatica ad arrivare a fine mese non ne sentirà sicuramente la mancanza mentre per chi se lo può permettere i centri privati non mancano);
- rinviare a tempi migliori i progetti costosi quali la nuova biblioteca (ci dovremo accontentare di quella attuale che in fondo non è male), rifacimenti degli incroci stradali anch’essi utili ma molto costosi, nuova Casa di riposo (quella attuale alcuni anni fa avrebbe potuto essere ampliata per aumentarne la ricettività ma si è preferito buttare quattrini in appartamentini di scarsa utilità);
- ridurre il numero dei beneficiari di provvidenze economiche (oltre un milione di euro l’anno) escludendo chi già fruisce di altre fonti di sostegno ed enti per i quali la donazione non sia più che indispensabile;
-ridurre consulenze esterne e valorizzare il personale comunale;
- riesaminare la segnaletica orizzontale che attualmente ci garantisce il primato per le strade più pitturate del bel paese (vedasi ad esempio l’incrocio di fronte alla caserma dei Carabinieri o le strisce laterali utilissime in caso di nebbia che ritroviamo in pieno centro) ma che ci costano anche la cospicua cifra di 70.000 euro l’anno.
Insomma, limitare la Grande Abbuffata di cemento, che erode il nostro territorio (che sta esaurendosi) in nome degli oneri di urbanizzazione e non per la necessità vera di nuovi alloggi, vuol dire di rivedere al ribasso tutte le voci di spesa eliminando quelle non indispensabili.
Noi del Movimento Arese5Stelle ci siamo e ci saremo: e sarà nostra cura informare i cittadini sulle spese in maniera più trasparente e di coinvolgerli nel bilancio attraverso i mezzi a nostra disposizione per arrivare così ad un Bilancio Partecipato, in cui tutti saranno chiamati per discutere e deliberare le proposte concrete d’intervento e non solo per validare le linee guida decise dall’Amministrazione Comunale.
Il nostro impegno è di creare un processo partecipativo esteso a tutto il territorio comunale ed a tutti i settori d’intervento pubblici, dalle opere pubbliche ai servizi.
Perché il voto non è una delega in bianco e perché ad Arese non si debba subire un'altra Piazza.
Mi piace il programma di austerity. Spero che una volta a "palazzo" possiate valutare anche altre voci di spesa.
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