Grazie a tutti, giovani e meno giovani aresini, uomini e donne, che hanno sostenuto se stessi votando per il M5S e che hanno dato fiducia alla rivoluzione pacifica in atto. Con i recenti risultati ottenuti ad Arese, possiamo affermare che il M5S è diventato un’importante realtà anche nella nostra città.
Siamo felici perché con questi risultati riusciremo a portare in primo piano i nostri problemi, quelli veri, che tutti i cittadini incontrano ogni giorno.
Siamo felici, perché questo risultato è merito della rete, delle persone del gruppo locale, regionale e nazionale, che hanno lavorato senza sosta, senza interviste, senza riflettori, senza riconoscimenti; è merito delle persone appassionate, creative, oneste, desiderose di vero cambiamento, che hanno fatto informazione, denunciato, proposto, dato sostegno e assistenza, sognato e creduto.
Dopo la gioia per i risultati, senza soldi, senza rimborsi, cercheremo con calma e freddezza di controllare questa ingovernabilità con quel senso di responsabilità che contraddistingue la nostra voglia di cambiare le regole della politica.
Il M5S ha la speranza di ricostruire la Democrazia, recuperando innanzitutto i valori “prepolitici” dell’onestà e della dignità. Con l’aiuto di tutti si potranno rimuovere le macerie che non si vedono, ma che ci sono.
La riduzione dei costi della politica sarà il primo passo (a partire dai rimborsi elettorali: il M5S RINUNCIA alla sua parte, ma al momento in Lombardia nessun altro ha aderito alla proposta di fare altrettanto - leggi qui) e con la restituzione del 75% degli stipendi degli eletti, ci saranno risorse e nuovo ossigeno. Sarà una goccia nel mare, ma la strada da percorrere intanto è questa e gli altri partiti dovranno seguirci per essere credibili.
IL M5S ha un programma che trasborda di proposte e incoraggia il ritorno all’identità comunitaria del paese, ha una visione proiettata al futuro, come dovrebbero avere tutti gli uomini di stato.
Sui progetti concreti, si darà massima attenzione a quelli che rimetteranno il cittadino e i suoi bisogni al centro della scelta politica.
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