Il 30 dicembre 2013 è stato ufficialmente depositato il documento di Piano, caposaldo del Piano di Governo del Territorio della nostra città, il programma urbanistico dei prossimi anni.
Si tratta di una gran mole di informazioni che possono essere visionato in questo link (clicca qui - sezione download).
Di seguito evidenziamo sinteticamente le nostre obiezioni più importanti.
1) La parte di analisi è di oltre 220 pagine e contiene qualche errore e refuso (vedi per esempio a pag. 9, foto di pag. 13, o pag. 42 ). Il documento è in buona parte condivisibile, ma non si capisce perché non si sia fatto un documento più snello e accessibile. Prolissità non è sempre sinonimo di idee chiare, anzi…
2) Non siamo d’accordo sul tetto massimo della popolazione fissato a 20.500 unità. Le previsioni degli ultimi 20 anni sono sempre state superiori alla realtà circa del 10%. Il trend poi degli ultimi anni è quello di un calo ancora maggiore. Si doveva essere più accorti e fermarsi a 19.500 abitanti (a fronte dei 19.300 attuali). Arese non ha bisogno di crescere ulteriormente, ha bisogno di essere regolata e ordinata per il bene(essere) di tutti.
3) Non siamo d’accordo nel concedere ulteriore spazio agli insediamenti SPECULATIVI residenziali, come per esempio la prevista trasformazione della ex Akzo Nobel in un insediamento principalmente residenziale, (seppur di modeste dimensioni). Spesso nel Documento di Piano si parla di sostituzione del tessuto produttivo con residenza, terziario e servizi, con lo scopo di RIQUALIFICARE. E' pur vero che la produzione in Italia sta scomparendo, ma siamo così sicuri di voler incentivare questa tendenza? Non sarebbe meglio difendere la poca produzione rimasta, per evitare che Arese diventi sempre più una CITTA' DORMITORIO?
Nel complesso, sebbene sia stato svolto un lavoro attento alle peculiarità paesaggistiche del nostro comune, realizzando un concreto risparmio e recupero dell’uso naturale del suolo, con una attenzione davvero nuova ai temi a noi più cari (incremento del verde, edifici a basso impatto energetico, collegamenti ciclabili), tuttavia si poteva e doveva fare di più. Noi volevamo sentire parole diverse: EQUILIBRIO al posto di sviluppo, DECRESCITA FELICE al posto di crescita.
Per esempio, va bene lo studio e le proposte sulla mobilità ciclabile anche se non sono stati sufficientemente approfonditi i nodi di interscambio con le reti di supporto.
Bene anche le proposte relative ai futuri usi del Centro Direzionale della ex Alfa Romeo, mentre un po’ velleitarie le proposte relative al Museo in quanto al di fuori dei confini comunali: staremo a vedere.
Per quanto riguarda l’attenzione al commercio di vicinato, argomento trattato nel piano ma maglia nera delle passate amministrazioni, sono state inspiegabilmente dimenticate le aree commerciali periferiche, tra cui quella dei negozi delle Mimose, esempio di zona commerciale che rivive grazie esclusivamente alle capacità imprenditoriali dei commercianti che vi lavorano. Suggeriamo ai tecnici di andare a studiare il fenomeno, ma soprattutto di incentivarne il proseguo.
Infine invitiamo tutti coloro che volessero presentare delle osservazioni ad attivarsi subito perché c’è poco tempo: solo fino alla fine di febbraio, dopodiché sarà molto difficile modificare quanto proposto. Come sempre crediamo che per decisioni così impattanti sia indispensabile il ruolo attivo della città, delle associazioni, dei cittadini sensibili al tema del territorio.
Per questo motivo il M5S ha chiesto di dare massimo risalto ed evidenza ai documenti del PGT e di informare i cittadini della possibilità di presentare osservazioni. Perché il “silenzio” non sia il solito giochino del “non disturbate il manovratore”, suggeriamo al Comune di mettere a disposizione dei cittadini un tecnico che, su appuntamento, possa fornire spiegazioni e anche aiutare i “non tecnici” a predisporre in modo corretto le osservazioni da presentare. Chiediamo che a questa iniziativa sia dato il massimo risalto sul sito del Comune, stampa locale, blog vari e anche manifesti in tutti gli spazi istituzionali e non.
Saremo presenti all'incontro pubblico organizzato dall'Amministrazione il 03.02.2014, presso l'auditorium Aldo Moro di via Varzi.
Si tratta di una gran mole di informazioni che possono essere visionato in questo link (clicca qui - sezione download).
Di seguito evidenziamo sinteticamente le nostre obiezioni più importanti.
1) La parte di analisi è di oltre 220 pagine e contiene qualche errore e refuso (vedi per esempio a pag. 9, foto di pag. 13, o pag. 42 ). Il documento è in buona parte condivisibile, ma non si capisce perché non si sia fatto un documento più snello e accessibile. Prolissità non è sempre sinonimo di idee chiare, anzi…
2) Non siamo d’accordo sul tetto massimo della popolazione fissato a 20.500 unità. Le previsioni degli ultimi 20 anni sono sempre state superiori alla realtà circa del 10%. Il trend poi degli ultimi anni è quello di un calo ancora maggiore. Si doveva essere più accorti e fermarsi a 19.500 abitanti (a fronte dei 19.300 attuali). Arese non ha bisogno di crescere ulteriormente, ha bisogno di essere regolata e ordinata per il bene(essere) di tutti.
3) Non siamo d’accordo nel concedere ulteriore spazio agli insediamenti SPECULATIVI residenziali, come per esempio la prevista trasformazione della ex Akzo Nobel in un insediamento principalmente residenziale, (seppur di modeste dimensioni). Spesso nel Documento di Piano si parla di sostituzione del tessuto produttivo con residenza, terziario e servizi, con lo scopo di RIQUALIFICARE. E' pur vero che la produzione in Italia sta scomparendo, ma siamo così sicuri di voler incentivare questa tendenza? Non sarebbe meglio difendere la poca produzione rimasta, per evitare che Arese diventi sempre più una CITTA' DORMITORIO?
Nel complesso, sebbene sia stato svolto un lavoro attento alle peculiarità paesaggistiche del nostro comune, realizzando un concreto risparmio e recupero dell’uso naturale del suolo, con una attenzione davvero nuova ai temi a noi più cari (incremento del verde, edifici a basso impatto energetico, collegamenti ciclabili), tuttavia si poteva e doveva fare di più. Noi volevamo sentire parole diverse: EQUILIBRIO al posto di sviluppo, DECRESCITA FELICE al posto di crescita.
Per esempio, va bene lo studio e le proposte sulla mobilità ciclabile anche se non sono stati sufficientemente approfonditi i nodi di interscambio con le reti di supporto.
Bene anche le proposte relative ai futuri usi del Centro Direzionale della ex Alfa Romeo, mentre un po’ velleitarie le proposte relative al Museo in quanto al di fuori dei confini comunali: staremo a vedere.
Per quanto riguarda l’attenzione al commercio di vicinato, argomento trattato nel piano ma maglia nera delle passate amministrazioni, sono state inspiegabilmente dimenticate le aree commerciali periferiche, tra cui quella dei negozi delle Mimose, esempio di zona commerciale che rivive grazie esclusivamente alle capacità imprenditoriali dei commercianti che vi lavorano. Suggeriamo ai tecnici di andare a studiare il fenomeno, ma soprattutto di incentivarne il proseguo.
Infine invitiamo tutti coloro che volessero presentare delle osservazioni ad attivarsi subito perché c’è poco tempo: solo fino alla fine di febbraio, dopodiché sarà molto difficile modificare quanto proposto. Come sempre crediamo che per decisioni così impattanti sia indispensabile il ruolo attivo della città, delle associazioni, dei cittadini sensibili al tema del territorio.
Per questo motivo il M5S ha chiesto di dare massimo risalto ed evidenza ai documenti del PGT e di informare i cittadini della possibilità di presentare osservazioni. Perché il “silenzio” non sia il solito giochino del “non disturbate il manovratore”, suggeriamo al Comune di mettere a disposizione dei cittadini un tecnico che, su appuntamento, possa fornire spiegazioni e anche aiutare i “non tecnici” a predisporre in modo corretto le osservazioni da presentare. Chiediamo che a questa iniziativa sia dato il massimo risalto sul sito del Comune, stampa locale, blog vari e anche manifesti in tutti gli spazi istituzionali e non.
Saremo presenti all'incontro pubblico organizzato dall'Amministrazione il 03.02.2014, presso l'auditorium Aldo Moro di via Varzi.
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