Expo è cominciata. Dopo tutti i disagi per i cantieri
stradali, in gran parte ben lontani dall’essere finiti, dopo gli sproloqui di
Renzi all’inaugurazione (l’unico che ha detto qualcosa di condivisibile è stato
… il Papa!), dopo le frecce tricolori e dopo il bombardamento mediatico di
questi giorni, abbiamo capito che è cominciata.
Per cui, armati di tanta curiosità, il 2 maggio verso le
17.00 partiamo in bicicletta da Arese alla volta del sito espositivo, sicuri di
riuscire ad arrivare in sicurezza, magari disposti a sopportare qualche piccolo
disagio. La comitiva è composta dal sottoscritto con seggiolino posteriore per
mio figlio piccolo, il grande con la sua bici da cross, e mia moglie a
chiudere. Senza indugio puntiamo al laghetto Morganda, per cercare nelle
vicinanze il famoso ponte sospeso ciclabile. Il ponte non si vede per la
vegetazione, ma il piccolo ponte sul canale scolmatore parla chiaro: non si
passa!
Vabbè, magari basta fare il giro: percorriamo l’alzaia del
canale fino al ponte automobilistico e scendiamo tra la piattaforma ecologica e
gli orti.
Altre strisce biancorosse. Proviamo a proseguire.
Niente da fare: il ponte è irraggiungibile. Con non poco
timore decidiamo di salire il ponte automobilistico. Ho con me due bambini!!!
Dal ponte automobilistico finalmente vediamo dove avremmo
dovuto passare! Come dice la canzone: “Bello, bello e impossibile!!!” Scendiamo
il ponte e ci fermiamo davanti alla fonderia. Passando, ho visto podisti che
correvano a sinistra di fianco all’autostrada. Si passerà di lì? Torniamo
indietro e, proprio davanti ad un sito di attesa per peripatetiche, vediamo un
percorso che si snoda verso sud est. Lo imbocchiamo. Dopo un primo pezzo
sterrato, le cose migliorano. Forse perché non siamo più nel comune di Arese!!!
Ma le sorprese non sono finite. Ecco cosa ci aspetta alla
fine del rettifilo…
Le due assi sono solo appoggiate, ma il canale è profondo solo
un paio di metri. Si può fare! Scendiamo dalle bici e con cautela attraversiamo.
Peccato per quel bel ponte di fianco, nuovo ma ancora inutilizzabile! Dopo
pochi minuti raggiungiamo l’ingresso del polo logistico e quindi Viale De
Gasperi a Rho.
Qui proseguiamo oltre l’autostrada e siamo arrivati. Dappertutto
auto parcheggiate alla rinfusa, polizia di Milano, polizia di Rho, Carabinieri
e persino la protezione Civile, i Vigili del Fuoco e anche la Guardia di
Finanza! L’ingresso all’Expo dal parcheggio è ancora un cantiere inagibile; i
cartelli sono scarsi e molti automobilisti chiedono indicazioni alle forze
dell’ordine.
Mesti mesti ce ne
torniamo a casa: l’EXPO è cominciata … MALE!
Marco Rapetti
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