Ikessere o non Ikessere















In occasione del consiglio comunale del 18 aprile sul tema del possibile prossimo insediamento Ikea nel nostro territorio, il sindaco ha fatto la seguente dichiarazione, riportata dalla stampa locale:  La ferma posizione dei Comuni in merito a questa trattativa è però quella che dice che un qualsivoglia nuovo insediamento nell'area dovrà essere supportato da una viabilità in grado di sopportarlo. La posizione dei Comuni su questo punto è fermissima

Anche il Patto Civico ha ripreso il tema su QuiArese (clicca QUI): Riguardo al presunto insediamento di questa amministrazione, per ora non consultata, in sinergia con le amministrazioni dei Comuni confinanti è ferma nel vincolare la valutazione di una richiesta a modifiche importanti della viabilità sovra-comunale, che possano reggere un ulteriore carico di traffico

Con le chiare e deludenti parole, il Sindaco, e in coda il Patto Civico che lo sostiene, dà per scontato che Ikea avrà certamente il suo permesso ad insediarsi. 
La ferma posizione dei Comuni riguarderà SOLO la negoziazione di altra viabilità!!!  Che tristezza constatare che non si pongono nemmeno il problema di rigettare la proposta!  Si subirà questo ennesimo sfregio del nostro territorio, purché si modifichi la viabilità per reggere l'ulteriore carico di traffico!! 
Non ci risulta che l'Accordo di Programma prevedeva la costruzione di un altro Centro commerciale. Di sicuro il comune o i comuni interessati dovranno dare le dovute autorizzazioni, altrimenti, che ci stanno a fare? 

Si risponde invece in termini di un DO UT DES: si stabilirà un QUANTO e si apriranno le negoziazioni, tese a far girare molti altri soldi, magari per costruire la famosa tangenzialina, che accontenterà tutti, in un'area già ormai fortemente congestionata di traffico e con inevitabile crescita dell'inquinamento atmosferico. 
Alla faccia anche della tutela del territorio, della difesa del piccolo commercio di vicinato, della nostra salute e della qualità delle nostre vite, che non dovrebbe avere alcun prezzo!  
Una visione politica del nostro territorio 
miope. 

Ricordiamo che la realizzazione di IKEA  a Cerro Maggiore  è stata bloccata per una mozione nel dicembre 2015 che impegnava la giunta regionale a uscire dall'accordo di programma! Escono dalla porta nel legnanese e rientrano dalla finestra grazie alla nostra deludente amministrazione? 

Una risposta che ci avrebbe rassicurato sarebbe stata: "siamo contrari"  oppure "faremo un referendum". Risposte impensabili per questi attuali amministratori, a giudicare dalle affermazioni recenti, sopra riportate. 

L'unica risposta accettabile ed auspicabile, sarebbe stata come quella dell'amministrazione di Ponte Alpi, in provincia di Belluno, sul Piave. Sentite come risponde a chi propone l'ennesimo progetto considerato irrispettoso per l'ambiente e per la città. Un caso che riguarda centraline idroelettriche, cioè fonti di energia non inquinanti, non proprio confrontabile con l'impensabile aumento di traffico che Arese subisce e subirebbe. 
Quello di Ponte Alpi è senza dubbio un caso esemplare, ideale, onesto, encomiabile, mirabile, come non se ne vedono più, da prendere ad esempio. Ecco come si dovrebbe agire per difendere il proprio territorio. 



Riusciranno i nostri eroi (un'armata Brancaleone, altro che vantata competenza!!) a cacciare gli invasori e a difendere la nostra città? 

Commenti

  1. Non abbiamo ancora idea del carico di traffico che il centro commerciale avrà a regime, e' troppo presto. Per ora non si dovrebbe parlare di Ikea o altro, anche perché non si capisce come possa essere migliorata la viabilità. Invece sarebbe bello sapere quanti giovani aresini sono stati occupati nel centro commerciale dopo tutto quel cinema dei colloqui farlocchi, io non ne conosco nemmeno uno

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