La candidata Sindaco del M5S ad Arese, Michaela Piva risponde alle domande della giornalista di Settegiorni. Oltre che sul giornale, potete leggere le risposte qui di seguito.
STAY TUNED.
1. Come nasce la scelta di questa candidatura?
Gli attivisti del M5S di Arese hanno appoggiato la mia candidatura a valle delle ultime elezioni del 4 marzo. Sono stata scelta nell’interesse del gruppo, per portare avanti i temi legati all' ambiente e allo sviluppo economico e territoriale a cui tutti teniamo maggiormente e che ho sempre condiviso.
2. Come giudica questi ultimi cinque anni di Amministrazione?
Di questi cinque anni di amministrazione contestiamo le priorità di spese. A fronte di abbondante disponibilità economica sono stati effettuati interventi doppione, come il rifacimento della piazza, la biblioteca, la caserma, sottovalutando possibili adeguamenti. Inoltre, il comune e quindi tutti noi, si è accollato la manutenzione e riconversione di beni immobili datati che comporteranno spese per la collettività, come i capannoni in zona ex-Alfa ceduti generosamente dall'operatore.
Benché fosse uno dei punti programmatici dell’attuale coalizione, è stata completamente ignorata la partecipazione dei cittadini, in particolare nell’iter dell’Accordo di Programma che prevede ulteriori grandi stravolgimenti nel nostro territorio, un iter che è avvolto da un velo di opacità. Su questi argomenti e non sul nome della biblioteca occorreva coinvolgere: siamo cittadini e non sudditi! (art. 3 della Costituzione). L'informazione e il coinvolgimento dei cittadini non sono un compito meramente burocratico a cui è sufficiente adempiere pubblicando sul sito del comune i progetti, ma un dovere civico. I caffè con il sindaco a fine mandato sono un tentativo tardivo di coinvolgimento e pertanto non credibile.
3. Quali sono secondo lei, oggi, le priorità per Arese?
Visto da chi vive ad Arese da sempre, è facile capire che in questo paese ora manchi l’anima. Stiamo piano piano diventando una banale periferia milanese cementificata, inquinata, piena di strade e superstrade e con carenza di servizi. I "centri" del paese sono diventati periferici, si comincia a vedere il depauperamento del tessuto di commercio di vicinato con le chiusure dei negozi che rimangono sfitti.
Dovremmo incentivare le politiche di riconversione energetica degli edifici e prendere misure drastiche contro l' inquinamento aumentando gli standard di verde anzichè occupare ancora suolo, peraltro con doppioni, e proporre una maggiore offerta di mezzi alternativi all'auto.
Inoltre, da quanto emerge dal Documento Unico di Programmazione, Arese è un paese che sta invecchiando, quindi occorre sicuramente indirizzare le politiche sociali agli anziani e alle famiglie, per attrarre giovani coppie che probabilmente non trovano conveniente vivere qui e abbandonano Arese.
4. Forti del risultato nazionale alle elezioni politiche, pensate di avere buone probabilità anche per le Amministrative?
Non sappiamo ancora come si configurerà la compagine degli avversari politici. Difficile fare previsioni.
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