Durante l’ultimo consiglio comunale abbiamo assistito ad una serie di mancate risposte da parte della maggioranza, che non brilla per trasparenza.
1) DI CHI È LA PROPRIETÁ DELL’AREA EX ALFA?
Abbiamo interrogato il sindaco per sapere a chi appartiene l’area ex Alfa e dalle nostre ricerche risulta che il 90% dell’area della futura espansione è di proprietà di una fiduciaria, pertanto si può affermare che il comune di Arese rilasci le concessioni edilizie e le licenze commerciali di una delle più grandi operazioni immobiliari della Lombardia, senza curarsi di sapere di chi è la proprietà.
Per vedere il video dal minuto 35 e 20 secondi, cliccare QUI
2) CONFLITTO DI INTERESSE
Abbiamo fatto un’interrogazione avente ad oggetto “diritto di superficie”, per sapere quante persone ne avevano usufruito e se membri della maggioranza passata e attuale ne hanno beneficiato.
Il sindaco ha risposto in consiglio, omettendo la risposta scritta, riferendo che come cittadina aresina ne aveva usufruito.
Peccato che nel 2014 durante la votazione della delibera, si assentò per conflitto di interesse, senza motivarne le ragioni.
3) ADP AREA EX ALFA: PRIMA LA SALUTE DEI CITTADINI POI LE OPERE
La maggioranza ha chiesto al consiglio comunale di aderire ad una mozione che sostanzialmente approva il raddoppio di superfici commerciali nell’area ex Alfa purché le opere di viabilità al contesto siano realizzate, chiedendo una rete di trasporto pubblico efficiente ed efficace.
Facciamo notare che il programma oggetto dell’accordo è una variante urbanistica da produttivo-terziario-residenziale-ricettivo- a commerciale che è precisamente il rovesciamento del nostro mandato elettorale.
Le ipotesi viabilistiche in progetto e lo stato di avanzamento attuale “non permettono di fare una valutazione seria e ponderata “ sottolinea la mozione di maggioranza, semplicemente perché non c’è spazio per migliorare la viabilità già adesso, figuriamoci con il raddoppio di superfici.
Abbiamo risposto alla mozione con ben 12 emendamenti, circostanziando le richieste, puntualizzando le ricadute sul carico veicolare che questa variante porterà, il 110% di auto in più con conseguente aumento d’inquinamento,
chiedendo un mezzo pubblico che passi dentro Arese,
proponendo di recuperare i 293 posti di lavoro persi sul nostro territorio dall’accordo precedente,
chiedendo una Valutazione di Impatto Sanitario sulla popolazione prima di valutare qualunque sviluppo nell’area.
La maggioranza non ha voluto rispondere preferendo virare la discussione sull’offesa e sui personalismi glissando così tutti gli emendamenti.
Per questa maggioranza i danni alla salute causati da PM 10-PM 2,5 e da biossido di azoto non vengono presi in considerazione.
Per questa maggioranza gli oneri di urbanizzazione pagati dagli operatori valgono di più dei danni alla salute che pagano i cittadini di Arese, danni in particolare di tipo cardiovascolare già rilevabili dai primi dati raccolti da ATS nel 2017, anno in cui si è registrato un aumento del 50 % rispetto alla media degli ultimi 6 anni.
al seguente link (clicca QUI), i documenti del consiglio, relativi alla mozione, gli emendamenti, le nostre interrogazioni, le loro risposte.
Commenti
Posta un commento