L’ EUROPA È LA NOSTRA CASA, MA HA UNA FACCIA BUONA E UNA CATTIVA


Il dibattito con l’europarlamentare Eleonora Evi tenutosi il 17 maggio al Tech Café di Arese, ha chiarito la nostra visione di Europa: ha chiarito gli aspetti positivi da ampliare e quelli negativi da superare.
Evi ha sottolineato come i tre soggetti che formano l’unione (commissione, parlamento e consiglio) operano con diversi livelli di trasparenza e potere legislativo.

L’unica a proporre le norme è la commissione, le propone a parlamento e consiglio che sono due co-legislatori che possono modificare ciò che la commissione propone, qui precisiamo una distinzione: i lavori e i dibattiti del parlamento sono pubblici, quasi tutto avviene con la massima trasparenza, mentre le decisioni e i lavori del consiglio avvengono a porte chiuse: da qui nascono i problemi dell’ unione europea perché spesso a porte chiuse l’interesse privato prevale sull’interesse pubblico, può prevalere l’ interesse di qualche multinazionale o di un solo stato membro.
Gran parte delle norme infatti approvate in questi anni non sono andate al servizio dei cittadini europei, bisogna quindi lavorare per dare priorità all’ interesse di tutti non dei pochi.
Oltre il 75% della legislazione nazionale ha una derivazione dal diritto europeo pertanto è molto facile che una legge o una norma possa richiedere il parere delle commissione europea.

Come gruppo locale abbiamo conosciuto la faccia buona dell’Europa, applicando gli strumenti di democrazia diretta che l’ Unione Europea offre, quale la petizione europea che abbiamo applicato nel caso del piano che prevede l’ ampliamento dell’ area commerciale.
Nel nostro caso, d Arese, la petizione contro l’ ampliamento del centro commerciale ha messo l’ accento sulle violazioni della direttiva sulla qualità dell’ aria.
È compito della Regione fare i piani di qualità dell’ aria, siamo in una situazione fragile e critica e andare a insistere con piani che vanno a incrementare il traffico e l’ inquinamento va contro la direttiva e la salute dei cittadini.
Si sono ottenute delle lettere alle autorità locali, al sindaco e alla regione, per chieder loro di evitare di costruire un impianto così impattante.
In commissione stessa il commissario ha anche riscontrato una violazione diretta della direttiva aria: la dismissione della centralina ARPA di Arese.  Oltre ad anticipare che se la corte di giustizia europea riterrà inadeguato il piano della qualità dell’aria di regione Lombardia, questi piani andranno abbandonati.


DA UNA PETIZIONE L’UE HA PRESO ATTO DELLA PAROLA PRECARIATO VOTANDO UNA RISOLUZIONE CHE VIETA L’ USO DI CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO OLTRE I 36 MESI

Anche grazie alle tante petizioni scritte da cittadini italiani, belgi, spagnoli, petizioni che denunciavano l’ abuso dei contratti a termine reiteratamente, in questo caso esistono direttive che vietano l’abuso dei contratti a termine, a tutela del lavoratore si è ottenuta una risoluzione che porta per la prima volta nella storia la parola precarietà e chiede di porre fine a questa pratica e dare dignità alle persone.
Questa è una risoluzione di cui siamo orgogliosi e un risultato che non avremmo mai creduto di portare a casa.
Altro strumento che il M5S vuole rafforzare è l’ ICE, ovvero le proposte di legge di iniziativa dei cittadini europei

QUAL’ È  LA VISIONE DELL’EUROPA DEL M5S?

Su questo c’ è molta confusione per come ci raccontano e per alcune battaglie referendarie, come quella sull’uscita dall’euro, il referendum chiedeva cosa pensassero i cittadini della moneta unica, il M5S non era aprioristicamente contro ma voleva aprire un dibattito su questo tema.
Questo ha fatto sì che l’ opinione pubblica pensasse che il M5S volesse uscire dall’Unione Europea, cosa assolutamente falsa perché se non credessimo in un istituzione non ci candideremmo neanche, come avvenuto per le province da noi ritenute inutili.

Il M5S si è Candidato al parlamento europeo perché crede che sia la nostra casa naturale, però vogliamo cambiarne fortemente quelle caratteristiche che non vadano nella direzione di casa comune di popoli europei.
Vogliamo che le decisioni siano prese in sede pubblica e in trasparenza in consiglio, che il parlamento abbia più potere per prendere iniziative legislative e avere maggiori strumenti di partecipazione, attraverso i referendum e l’ ICE per poter bloccare eventualmente delle norme che arrivano dalla UE:

Chi fino ad oggi si è presentato come europeista ha fatto esattamente il contrario rispetto al progetto originario basato sulla collaborazione e solidarietà tra popoli, quanto abbiamo visto negli ultimi anni è stato il prevalere delle regole di mercato e lobbing, scavalcando i diritti civili e sociali delle persone.







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