Rompiamo il silenzio: le strade rifatte a metà per "mettere in sicurezza" ciclisti e pedoni non sono riuscite allo scopo

Il 9 aprile ultimo scorso, un ciclista è morto sulle nostre nuove strade progettate e strenuamente sostenute contro un paese in rivolta, con addotte motivazioni di messa in sicurezza per pedoni e ciclisti (ricordiamo le oltre 4 mila firme ignorate e gli striscioni fuori dalle cancellate, oltre alle numerose serate in auditorium piene di cittadini).
Il silenzio assordante riguardo ai numerosi incidenti e all' ultimo mortale del 9 aprile e i dubbi che solleva sulla sicurezza delle strade ci portano a presentare un' interrogazione dove diamo per scontato che quanto realizzato vada rivisto e modificato, per svariati motivi ampiamente segnalati:
promiscuità di passaggi carrai e piste ciclabili
isole salvagente insufficienti
promiscuità negli attraversamenti pedonali tra ciclabili pedoni e auto
scarsa visibilità negli attraversamenti
mancata deflessione nelle rotonde, etc..

Visti i numerosi incidenti succedutisi nel tempo, dopo la realizzazione della "messa in sicurezza" non si può certo dire che il progetto sia stato migliorativo, elenchiamo di seguito gli episodi più clamorosi:

* rotonda Sempione/Nuvolari: fuoriuscita di strada di autovettura che attraversa la corsia opposta, la pista ciclabile ed il marciapiede andando a schiantarsi contro il muro di cinta di una villetta  abbattendo il muro stesso.

* rotonda Sempione/Nuvolari: nello stesso punto del sinistro precedente, un’ altra auto  esce di strada, puntando verso il muretto di recinzione di cui sopra, ma viene fermata dal palo dell' illuminazione

* rotonda Gran Paradiso/Via Valera: fuoriuscita di strada di autovettura, che abbatte un palo della illuminazione, cadendo di traverso su corsia opposta, pista ciclabile e marciapiede

* rotonda Sempione/Gran Paradiso: auto esce di corsia, invade la corsia opposta e si scontra semi frontalmente con un autobus di linea appena ripartito dalla fermata (non ci fosse stato l'autobus, la macchina sarebbe precipitata sulla fermata e relative persone in attesa)

* rotonda Sempione/Gran Paradiso. Auto esce di strada ed abbatte un palo dell'illuminazione, che cade sulla attigua zona ciclopedonale; anche in questo caso per fortuna non passava nessuno, ma e' chiaro il grave pericolo insito in situazioni del genere;

* rotonda Sempione/Nuvolari: auto esce di corsia ed invade l'isola "salvagente" che dovrebbe invece proteggere pedoni e bici, abbattendo la relativa segnaletica;

* passaggio ciclopedonale su V.le Sempione: investimento di pedone sulle strisce pedonali

* passaggio ciclopedonale su V.le Sempione e relativa pista ciclabile in direzione rotonda Sempione/Gran Paradiso: investimento mortale di ciclista

*oltre a numerosi altri episodi meno gravi

Cos'altro deve accadere per ammettere umilmente che quanto realizzato non è riuscito allo scopo?

Tra i tanti doppioni progettati e realizzati da questa amministrazione, la "messa in sicurezza" della viabilità è il doppione di cui meno avevamo bisogno.
Il sindaco in un consiglio comunale a tema se ne assunse la responsabilità, nel dibattito di confronto con Passaparola, disse addirittura che serviva per mettere in sicurezza Arese, perché il centro commerciale era lì a venire!

Tutte le osservazioni riprese nell' interrogazione, non sono altro che segnalazioni già note all' amministrazione, ma i nostri non sbagliano mai fino a prova contraria.
Il punto in cui è avvenuto l'incidente manca di segnaletica verticale, osservazione fatta presente ma ignorata, l'uscita da Piazza V giornate interrompe la ciclabile e la ciclabile nel frattempo si è scolorita.

I nostri eroi ammetteranno le criticità e vorranno rivedere seriamente il progetto anche a costo di rifarlo?  Ne va della sicurezza e della vita delle persone.


 Per leggere l'interrogazione presentata, cliccare QUI





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