Lascia SENZA PAROLE assessore ad Arese


Senza parole. Questa è stata la nostra reazione alla non-risposta ricevuta in consiglio dall'assessore ai servizi sociali  Cerea.

Stavamo trattando le voci in variazione di bilancio e nel chiedere il dettaglio sui 100mila euro in più per la tutela minori ci siamo sentiti dire "non lo sappiamo, abbiamo preso un appuntamento con la tutela”. Il video dello streaming è al seguente link, a 1 ora , 27 minuti e 50 secondi (cliccare QUI).
Avevamo semplicemente chiesto di quanti minori si tratta, se per affidi o collocamenti in strutture e se a seguito di decreti di quanti decreti si tratta, prima di votare la variazione di Bilancio.

E’ impensabile e inconcepibile, ma diventa lecito pensare che il Comune non abbia il controllo sulla spesa e che rimborsa costi a occhi chiusi, senza monitoraggi né verifiche.

Ricordiamo all’ assessore che secondo contratto (art. 9) il Comune si riserva comunque ogni e più ampia facoltà di controllo, anche sulle modalità di erogazione dei servizi forniti da Sercop e di effettuare controlli  a seguito di segnalazioni o anomalie da parte dell’utenza, in ogni momento e senza preavviso.

Non aggiornare il Consiglio su un dato così importante, su 385mila euro di variazioni 200mila erano per i servizi sociali quindi l’assessore competente doveva essere preparato, e dover rinviare ad un “appuntamento” lo troviamo ridicolo.

La non-risposta è gravissima, soprattutto considerando il fatto che nell'area Rhodense l’incremento dei casi di tutela minori deriva fondamentalmente non tanto da maltrattamenti e abusi di minori, che è la caratteristica della tutela, ma dalle separazioni conflittuali, quindi dalla conflittualità delle coppie. Non sono infatti casi derivati dal Tribunale dei Minori, ma sono casi derivati dal Tribunale Ordinario.

Riteniamo ingiustificabile che un assessore sia così pressapochista, così poco sul “pezzo” e che passi la palla passivamente, in un momento in cui in tutta Italia si cerca di fare chiarezza  in merito all’inchiesta chiamata dalla Procure “Angeli e Demoni” e sugli affidi dei minori, valutando i FATTI!   Minimizzare o peggio, non approfondire un tema così complesso è assoluta mancanza di rispetto verso l’istituzione che rappresenta. Lo riteniamo irrispettoso anche verso le famiglie e i terapeuti e assistenti sociali che si occupano ogni giorno di un tema importantissimo, l’affido di minori. Non vogliamo spettacolarizzare una realtà così delicata. Invece vogliamo a gran voce dati e fatti.  
A chi altro dovremmo chiederli?


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