Era tempo che volevamo proporre una commissione antimafia: l' occasione è arrivata con l' acquisizione di un appartamento confiscato per mafia nel nostro comune.
Approfondendo i dati relativi al sequestro, siamo venuti a conoscenza di 4 immobili confiscati: 2 negozi, un box e un magazzino, in danno ad un commercialista che ripuliva i soldi dei clan usufruendo del credito fiscale.
I negozi indicano un punto debole, in quanto nostri concittadini probabilmente in condizione di fragilità economica, sono stati avvicinati prima dalla mafia che dalle istituzioni e questo è un fallimento che non si deve ripetere più.
La commissione ha un ruolo di collettore tra istituzioni, associazioni, forze dell'ordine, professionisti e terzo settore, può affiancare il tessuto produttivo e commerciale del territorio per informare circa le strategie di avvicinamento delle mafie e aiutarle a comprendere le conseguenze e ad individuare le vie di uscita.
Può controllare la filiera degli appalti creando protocolli più stringenti rispetto alle soglie di legge, può avere un ruolo di coordinamento territoriale su diversi aspetti ad esempio in tema di sicurezza soprattutto alla luce del fatto che tra i consiglieri abbiamo una competenza specifica. Può essere lo strumento per creare quelle alleanze civili necessarie per il contrasto alle mafie e la diffusione della legalità.
I componenti della commissione potranno anche usufruire dei corsi formazione che avviso pubblico, a cui il Comune di Arese aderisce, organizza per amministratori e dipendenti pubblici e potrà usufruire anche del supporto della commissione antimafia di Regione Lombardia. La presidente Monica Forte si è resa disponibile da subito nel momento in cui abbiamo acquisito il primo immobile confiscato, per dare consulenza sia informalmente che formalmente e ha ribadito il ruolo di supporto e affiancamento della commissione alle amministrazioni locali.
Questi sono solo alcuni dei temi affrontati durante il dibattito in aula anche in relazione alle funzioni e agli obiettivi che la futura Commissione potrà attribuirsi. Il dibattito è stato ricco di contributi da gran parte dei consiglieri e siamo fiduciosi del fatto che la commissione potrà dare un buon servizio ai nostri concittadini.
Approfondendo i dati relativi al sequestro, siamo venuti a conoscenza di 4 immobili confiscati: 2 negozi, un box e un magazzino, in danno ad un commercialista che ripuliva i soldi dei clan usufruendo del credito fiscale.
I negozi indicano un punto debole, in quanto nostri concittadini probabilmente in condizione di fragilità economica, sono stati avvicinati prima dalla mafia che dalle istituzioni e questo è un fallimento che non si deve ripetere più.
La commissione ha un ruolo di collettore tra istituzioni, associazioni, forze dell'ordine, professionisti e terzo settore, può affiancare il tessuto produttivo e commerciale del territorio per informare circa le strategie di avvicinamento delle mafie e aiutarle a comprendere le conseguenze e ad individuare le vie di uscita.
Può controllare la filiera degli appalti creando protocolli più stringenti rispetto alle soglie di legge, può avere un ruolo di coordinamento territoriale su diversi aspetti ad esempio in tema di sicurezza soprattutto alla luce del fatto che tra i consiglieri abbiamo una competenza specifica. Può essere lo strumento per creare quelle alleanze civili necessarie per il contrasto alle mafie e la diffusione della legalità.
I componenti della commissione potranno anche usufruire dei corsi formazione che avviso pubblico, a cui il Comune di Arese aderisce, organizza per amministratori e dipendenti pubblici e potrà usufruire anche del supporto della commissione antimafia di Regione Lombardia. La presidente Monica Forte si è resa disponibile da subito nel momento in cui abbiamo acquisito il primo immobile confiscato, per dare consulenza sia informalmente che formalmente e ha ribadito il ruolo di supporto e affiancamento della commissione alle amministrazioni locali.
Questi sono solo alcuni dei temi affrontati durante il dibattito in aula anche in relazione alle funzioni e agli obiettivi che la futura Commissione potrà attribuirsi. Il dibattito è stato ricco di contributi da gran parte dei consiglieri e siamo fiduciosi del fatto che la commissione potrà dare un buon servizio ai nostri concittadini.
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