EX ALFA: chiediamo una commissione consiliare intercomunale


Apprendiamo dalla stampa locale che gli operatori dell’area ex Alfa, hanno ripreso gli incontri con nuove proposte di variante rispetto alle destinazioni attuali previste sulla restante parte dell’area.
Si parla di residenza, per fortuna non accolta dai sindaci, e del collegamento tra l’area Ex Alfa e MIND.
Non si legge di alcuna visione, ma solo di proposte speculative (il valore del terreno acquisirebbe un incremento notevole se passasse da produttivo a residenziale o commerciale, pertanto le proposte presentate dagli operatori vanno sempre in questa direzione).

Inoltre non si comprende l’utilità del collegamento tra il centro commerciale e l’area di MIND, anzitutto perché le due aree non sono complementari come funzioni, in più il tracciato previsto lambisce a malapena Arese perché passerebbe accanto all’autostrada, risultando poco conveniente da utilizzare dai residenti di Arese,  per tempi e costi.

Fa anche sorridere l’affermazione “l’ area è ferma al palo”, ignorando che esistono delle destinazioni d’ uso,  l’Accordo di programma approvato nel 2012 prevede nella restante parte dell’area un mix funzionale di produttivo, terziario, ricettivo.

Ricordiamo che l’attuale centro commerciale fu approvato anti democraticamente da un commissario prefettizio e da un sindaco e che la precedente proposta di variante con raddoppio di superfici commerciali, tra cui Ikea e pista da sci indoor, è stata avanzata a giugno 2015 nei tavoli di regione Lombardia, rimanendo inchiodata per 4 anni per poi saltare per  “lungaggini” nel 2019.

Questo tipo di approccio verticistico, dove la prevalenza è l interesse degli operatori piuttosto che dei cittadini, non può essere ripetuto a oltranza, i consigli comunali hanno la responsabilità di approvare queste varianti solo alla fine di tutto l’iter, mentre andrebbero coinvolti mediante delle commissioni intercomunali prima di far partire l'iter amministrativo.

Le proposte sul programma funzionale dovrebbero essere molteplici, sviluppando quella che raggiunge il maggior consenso, garantendo così sia gli operatori da qualunque cambio di amministrazione, che gli interessi dei cittadini.

Infine sarebbe necessario permettere alla commissione di acquisire tutti gli atti inerenti all’area, soprattutto sui trasporti, in modo da coinvolgere i comuni sulla effettiva destinazione della porzione di territorio oggetto di proposte e aver chiaro l’intero puzzle del progetto.



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