STATUTO COMUNALE - ART. 56 i referendum


Modifica Art. 56 dello Statuto comunale “REFERENDUM COMUNALI” ovvero l’immobilismo assoluto da parte della nostra amministrazione.


Secondo la delibera C.C. 31 del 21/10/2013, la Commissione Affari Istituzionali avrebbe dovuto presentare entro novanta giorni una proposta di modifica del predetto articolo al fine di valutare i referendum comunali abrogativi, consultivi e propositivi.
I novanta giorni sono trascorsi e nelle riunioni tenute dalla Commissione il l’argomento non è stato neppure sfiorato. Il Segretario Comunale ha dedicato un'intera seduta a spiegare le modifiche che occorre apportare ai vari articoli (art.56 escluso) dello Statuto edizione 2001, per eliminare incongruenze varie e adeguarlo alla normativa vigente. Se il Segretario avesse avuto la bontà di distribuire ai membri dalla Commissione con un adeguato anticipo due paginette contenenti le proposte, queste, considerando la loro ovvietà, avrebbero potuto essere commentate ed approvate in pochi minuti.
Essendo intanto trascorso il termine di novanta giorni, che il M5S era riuscito a strappare in C.C., per la presentazione della proposta senza che l’argomento sia stato minimamente affrontato, ci sono sorti dei dubbi:
* che si trattasse di giorni lavorativi?
* considerando che il Forum ha promosso nel luglio 2012 la modifica dell’articolo 56, nelle “linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare durante il mandato politico amministrativo anni 2013-2018” si legge che questa amministrazione “ritiene fondamentale promuovere la cultura della cittadinanza attiva come forma di partecipazione alla vita pubblica” e che si intende “coinvolgere i cittadini nelle scelte importanti (Urbanistica, Investimenti, Viabilità, Servizi Pubblici) attraverso referendum consultivi, modificando a tale scopo lo Statuto comunale all’interno dell’apposita Commissione Affari Istituzionali”, dobbiamo forse pensare “passata la festa (elettorale) gabbato lo santo”?

Sicuramente applicabile in questo caso anche l’altro detto “campa cavallo che l’erba cresce”; possiamo almeno sperare che con l’arrivo della primavera l’erba cresca anche sul terreno della Commissione Affari Istituzionali o è chiedere troppo?

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