Arese è in salute?

Abbiamo ricevuto la comunicazione riguardo l'iniziativa "Arese in salute" presentata da Humanitas Medical Center e patrocinata dal comune di Arese.

Si tratta di tre incontri gratuiti che si tengono presso il Centro Civico di Via Monviso in cui saranno trattati seguenti temi:

21 marzo: Donna in cambiamento. La menopausa che non spaventa.
4 aprile: Russare minaccia la coppia? Non solo, anche la salute!
18 aprile: Sport, come praticarlo in salute.
La scelta dei temi proposti ci lascia davvero esterrefatti.
Viviamo in una delle cittadine più inquinate della Lombardia. Sin dall'apertura del Centro, dove peraltro ha sede l'Humanitas Medical Center, i dati ufficiali di Arpa mostrano preoccupanti picchi di Pm10 che sono notevolmente aumentati, superando la soglia di 50 µ/mc per ben 93 giorni contro i 35 concessi dalla direttiva europea (vedasi il grafico di seguito). 

E’ noto che sono sempre di più le ricerche che spiegano come la qualità dell’aria possa inficiare in maniera rilevante il nostro stato di salute provocando patologie anche gravi e persino numerosi decessi ogni anno.
Un recente studio dell’IRCCS identifica un nesso tra concentrazione di particolato sottile non solo per l’incidenza di tumori del polmone, ma anche per le neoplasie della mammella (leggi QUI)
Ci sarebbe piaciuto riscontrare una maggiore sensibilità verso questo tema, con una serata dedicata, ad esempio, ai sintomi più comuni derivanti dalla pessima qualità dell’aria che respiriamo (asma, bronchiti, secchezza delle mucose).
Magari, un incontro dal titolo: quali accorgimenti possiamo seguire per ridurre gli effetti di queste sostanze tossiche sul nostro organismo?
Oppure, perché no, un incontro semiserio dal titolo: come essere felici senza recarsi al Centro in auto.
Sotto elezioni però è meglio non spaventare nessuno e mettere le polveri (sottili) sotto il tappeto.
Così possiamo stare tranquilli perché… Arese è in salute!


I dati sanitari 

> In Italia si registra la maggior incidenza di morte prematura a causa dell’inquinamento atmosferico (60.000 persone all’anno secondo i dati del rapporto dell’Agenzia Ambientale Europea pubblicata a fine 2017).

> Lo smog è anche causa del peggioramento di malattie croniche, aumenta il rischio di asma bronchiale, polmonite ma anche di ictus ed infarto.

> Uno studio del 2013 ha calcolato che rispettando i limiti dell’Oms sul PM10 e PM2,5 porterebbe alla riduzione delle spese socio-sanitarie di ricoveri, farmaci e assenza dal lavoro facendo risparmiare diversi milioni di euro.

Non c’è alcun alibi alla lentezza della politica che non ha affrontato il problema smog come un problema di salute pubblica.

A maggio 2017 abbiamo sottoposto all' amministrazione l'adesione al protocollo aria. Successivamente è stato adottato stralciando però la parte significativa inerente i controlli sul traffico veicolare. 



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