NON HA VINTO IL RACKET, MA IL SILENZIO

Nella totale indifferenza delle istituzioni,  da un mese prosegue lo sciopero della fame e della sospensione dei farmaci di Frediano Manzi, iniziato il 21 giugno, a cui da martedì 12 luglio si è aggiunto quello della sete, per cambiare alcune norme sull'infame legge sull' usura 108/96.

Un'associazione che si batte per i diritti dei cittadini vittime di usura non deve essere abbandonata dalle istituzioni, invece  Sabato 16 luglio, era previsto chiudesse il sito dell' associazione, http://www.sos-racket-usura.org/, per mancanza di fondi e per l'assordante silenzio istituzionale che da sempre ha circondato le molte battaglie portate avanti negli ultimi 20 anni dall'associazione SoS Raket e Usura. 

Oggi il sito è ancora online solo grazie a una donazione privata dell'ultim'ora, ma le casse sono ormai vuote. Dice Fabrizio Manzi "Dobbiamo pagare le centinaia di telefonate che facciamo per compiere il nostro lavoro di sostegno, gli avvocati che ci difendono dalle cause, tutte vinte, di querela, gli spostamenti in tutta la Regione per seguire i processi contro gli usurai da noi denunciati".
La Provincia di Milano aveva promesso di intervenire nel 2009, poi nel 2010, ma alla fine ha tagliato i fondi antiusura "proprio grazie ai voti di Pdl e Lega Nord. E così ci stanno facendo morire nel silenzio, senza neppure una sede. 

Ecco l'ultimo accorato appello di Manzi di ieri "Chiedo ufficialmente a tutte le forze politiche che cosa intendano fare per favorire quelle associazioni che fattivamente e non solo a parole si impegnano tutti i giorni sul territorio milanese, per le centinaia di vittime dell'usura. Voglio anche sottolineare che alla mia richiesta precisa di una sede per l'associazione Sos Racket e Usura non ho ricevuto alcuna risposta. L'unico che è parso interessarsi della vicenda è stato Mattia Calise, il più giovane consigliere comunale di Palazzo Marino. Il che - forse - è un segnale che qualcosa deve cambiare".

Noi GrilliAresini chiediamo alla nostra Giunta  di sostenere Frediano Manzi e la sua associazione SOS Racket e Usura. Il PDL aresino vuole intitolare una via a Paolo Borsellino. Siamo d'accordo, ma vorremmo anche sostenere chi lotta nel presente: ci lascia comunque molto perplessi il fatto che un partito (ex FI) che ha avuto come padre fondatore Marcello Dell'Utri, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, adesso abbia la faccia tosta di avanzare proposte per dedicare una via a Paolo Borsellino.

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