Atto integrativo AdP: ancora attività commerciali, senza consultare i cittadini


Per dovuta trasparenza nei confronti della cittadinanza, pubblichiamo e commentiamo i verbali del collegio di vigilanza inerenti all'atto integrativo dell’accordo di programma ex-Alfa.

Segnaliamo con particolare interesse il verbale del 5 dicembre 2016 che illustra le proposte progettuali e le osservazioni degli enti coinvolti riguardo al piano/programma.


Il piano

La proposta prevede:

ulteriore superficie commerciale, pari a:
45.000 mq di Grande Distribuzione Organizzata (in variante rispetto alla destinazione produttiva precedente) nel comparto a sud, dove ricadeva il silos Alfa Romeo, potrebbe starci IKEA per esempio;
15.000/20.0000 mq di Grande Distribuzione Organizzata nell’ambito di nuova trasformazione;
15.000 mq di espansione dell’ attuale centro commerciale + 35.000 mq per funzioni artigianali;
la pista da sci indoor;
spazi verdi di utilità “pubblica”;
attività artigianali e di ricerca e terziario, produttivo di qualità.

Anzitutto rileviamo che non è sostenibile caricare su una cittadina di 22 mila abitanti  servizi con capacità di attrazione per 200 mila utenti al giorno; tenendo conto che le attività commerciali e ricettive calcolano il fatturato in base all’ingresso orario di auto, con evidenti  ricadute sul traffico, l’inquinamento e la salute, riteniamo di dover richiamare i sindaci, quali massimi responsabili della salute dei cittadini, a rigettare ulteriori attività commerciali e a proporre invece attività che basino il fatturato su idee di valore aggiunto e producano posti di lavoro qualificati.

L’ Interesse Pubblico

Gli accordi di programma sono strumenti in deroga alle norme urbanistiche, purché il programma sia di utilità pubblica.
Nell’accordo in discussione l' utilità pubblica o interesse pubblico è attribuito alla pista da sci indoor e al verde che connette gli interventi.
Il dubbio che sorge è che parte delle funzioni aggiunte (GDO, mega pista da sci indoor) rientrino nelle strategie per rendere competitiva l’area dal punto di vista commerciale; al riguardo il sindaco Landonio sottolinea la necessità di scongiurare il rischio che iniziative come le piste da sci al coperto siano considerate come elementi di contorno alle attività private (pag. 6 verbale CdV 5.12.2016 ).

La viabilità

Il sindaco Palestra afferma che mancano "maggiori dettagli sullo sviluppo infrastrutturale, così come presentato ed anche la mancata trattazione del trasporto pubblico locale, tema dal quale non si può prescindere in particolare rispetto allo sviluppo di attività commerciali nei territori” ma ci risulta poco chiaro come si possa contribuire con il trasporto pubblico a sgravare il carico di traffico destinato a superfici di vendita e sci indoor che hanno un’utenza tipicamente automunita.
 (pag. 5 verbale CdV 5.12.2016)
Viene piuttosto segnalata l’importanza strategica dell’infrastruttura in relazione all’area allo sviluppo dell’area post-Expo.

A riguardo ci sono ancora parecchie zone d’ombra:
Stando a quanto dichiara Anna Censi (Città metropolitana): “Le previsioni di trasporto pubblico locale devono essere individuate, tenendo conto non solo dei costi di realizzazione, ma anche della sostenibilità dei costi di gestione negli anni, fermo restando l’obiettivo generale di limitare l’uso dell’auto privata e incrementare l’uso del trasporto pubblico." (pag. 8 verbale CdV del 5.12.2016)

In poche parole come rientrerà dall’investimento colui che finanzierà l’infrastruttura di trasporto? Quanto costerà un biglietto da Arese a Expo? Tenuto conto che il biglietto da Rho a Milano costa 2,50e.  quanti pendolari prenderanno i mezzi per andare da Arese a Expo e viceversa?
Il tratto di interesse pubblico realmente utilizzabile risulterebbe la linea da Arese a Garbagnate, ma occorre un intervento di adeguamento da non sottovalutare in quanto il tratto è costituito da un binario unico destinato al trasporto merci.

Forse basterebbe gestire in modo più  efficiente il trasporto pubblico locale, realizzabile con un accentramento organizzativo e un coordinamento tre le diverse modalità di trasporto pubblico, evitando costosi consorzi e relativi CdA!


La partecipazione

Non è chiaro quanto vi sia di interesse pubblico nell’incrementare lo sviluppo dell’area con ulteriori superfici commerciali e a riguardo, riteniamo che le proposte debbano essere valutate con le esigenze che il territorio avanza, ma ad oggi non vi è stata che poca informazione e conseguentemente nessun coinvolgimento del territorio.

L’ intervento del sindaco di Lainate è il più chiaro perché oltre a lamentare lo stato accademico della pianificazione riferita alla mobilità, rimarca come non si possa dare per scontato il consenso dei territori e dei consigli comunali. Sottolinea che la condivisione non può essere lasciata solo ai sindaci.
Concordiamo che la condivisione non può essere relegata solo a sindaci e consigli comunali, bensì deve essere ampliata alla cittadinanza mediante un iter partecipativo che definisca l’interesse pubblico comprendendo più proposte, e mediante un referendum che confermi veramente quali siano le esigenze che il territorio avanza.

Ricordiamo anche che la maggioranza dei cittadini di Arese nel 2012 votò per le liste che erano contro l’AdP, indicazione di voto che purtroppo è stata ignorata, e quindi troviamo scorretto approvare ulteriori sviluppi commerciali senza una consultazione popolare a riguardo.



L’ attuale centro commerciale ci sta già asfissiando

ne abbiamo pieni i polmoni!







si allegano: 
verbale Cdv 2014_04_17
verbale Cdv 2016_07_21
verbale Cdv 2016_12_05
Atto integrativo AdP : Contenuti progettuali
Atto integrativo AdP : Obiettivi urbanistici


Commenti